mercoledì 3 dicembre 2014

I dolori della giovane Skate Moss

(Si è un altro post che parla di me, no non ci sono parolacce, centra con la vita da giovane donna mulatta)

Mah.

Doppio mah.

Dopo essere stata chiusa fuori da una casa pur di fare una colazione ristoratrice per superare i postumi, una vecchietta mi diede una lezione importante sulla vita: gli omani son tutti insemenii.

Mai verità fu più grande.

Ebbene Skate Moss, ovvero me medesima, è riuscita a beccarsi ben due due di picche.
Voglio 90 minuti di applausi.
Che poi non sono neanche troncamenti di abbordaggi tristi netti. Nessuno dice nulla, tutto deve essere interpretato, tutto questo nel silenzio dell'etere sancito da una data e dall'ora dell'ultima visualizzazione.

Non è la prima volta che accade e nemmeno l'ultima. Non ho paura del rifiuto. Ho fatto l'abitudine all'usanza prettamente padana a considerare la bellezza non caucasica come di serie b. Ho fatto l'abitudine a sfondare muri di timidezza o di alterigia.

La frase "sei bella e spaventi i ragazzi" è una presa per il culo. È come dire che il crispy mcbacon spaventa gli habitué di McDonald.

Si ha il coraggio di bere quantità di alcolici non indifferenti, di fumare quantità di sigarette esagerate. Si ha paura di mandare a cagare preventivamente una ragazza (per paura di spezzarle il cuore? Con tutta la misoginia che le donne vanno in contro sul serio qualcuno può pensare che un babbeo possa affondare l'esistenza con un rifiuto?).

Mah.

Doppio mah.

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